
Quando si parla di crescita e sviluppo del cavo orale nei bambini, uno degli strumenti più efficaci per correggere problematiche come il palato stretto è l’espansore palatale.
Questo apparecchio ortodontico gioca un ruolo fondamentale nell’allargare il palato, favorendo una corretta disposizione dei denti e un miglioramento della respirazione.
Spesso consigliato in giovane età, l’espansore interviene direttamente sulla struttura ossea, permettendo di ottenere risultati duraturi. Nei prossimi paragrafi andremo a esplorare nel dettaglio cosa sia questo dispositivo, come funziona e in che modo può aiutare a risolvere problemi legati alla crescita del palato.
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Cos’è e a cosa serve l’espansore palatale?
L’espansore palatale è un apparecchio ortodontico utilizzato per correggere il palato stretto nei bambini, favorendo una crescita equilibrata della mascella superiore.
Questo dispositivo, posizionato sul palato, agisce gradualmente, esercitando una leggera pressione sulle ossa del palato per allargarle e creare spazio sufficiente per i denti permanenti. L’espansore palatale è fondamentale non solo per migliorare l’allineamento dentale, ma anche per prevenire problemi legati alla masticazione, alla respirazione e, in alcuni casi, alla postura.
Intervenire precocemente con l’espansore consente di evitare trattamenti ortodontici più complessi in età adulta.
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Come funziona l’espansore palatale
L’espansore palatale sfrutta la capacità delle ossa mascellari, in fase di crescita nei bambini, di essere gradualmente separate e stimolate alla rigenerazione. Questo dispositivo ortodontico è dotato di una vite centrale, la quale viene periodicamente regolata dall’ortodontista o dal genitore, seguendo le indicazioni precise dello specialista.
Ogni attivazione della vite esercita una leggera pressione sulle due metà del palato, causando una progressiva espansione della sutura palatina mediana. L’obiettivo è aumentare lo spazio nell’arcata superiore, correggendo problemi come il morso incrociato, l’affollamento dentale e di conseguenza problematiche come i denti storti.
Il processo dura diverse settimane o mesi, durante le quali l’espansore rimane in posizione per stabilizzare e consolidare le ossa nella loro nuova configurazione.
Questa procedura, se eseguita nei tempi corretti, sfrutta al massimo la capacità di adattamento del palato nei pazienti in crescita, garantendo risultati efficaci e duraturi.
Perché viene utilizzato nei bambini per allargare il palato?

L’espansore palatale è particolarmente efficace nei bambini perché le ossa del cranio, comprese quelle del palato, non sono ancora completamente fuse.
Questo permette di intervenire sulla crescita delle strutture ossee, sfruttando la naturale plasticità del palato in fase di sviluppo.
Intervenire durante l’infanzia consente di prevenire problematiche più complesse in età adulta, come malocclusioni più severe, migliorando anche la respirazione e la funzione masticatoria.
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Quando utilizzare l’espansore palatale?
L’espansore palatale è indicato per risolvere diverse problematiche legate alla struttura del palato e all’allineamento dei denti. In particolare, viene utilizzato per correggere il palato stretto, che può causare affollamento dentale, limitando lo spazio necessario per il corretto posizionamento dei denti permanenti.
Altre situazioni che richiedono l’uso dell’espansore sono il morso incrociato, dove i denti superiori non si allineano correttamente con quelli inferiori, e i problemi respiratori, come l’apnea notturna, dovuti a una riduzione dello spazio nella cavità orale che ostacola la corretta respirazione.
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Il prima e dopo con l’espansore per il palato, quali benefici aspettarsi

L’utilizzo dell’espansore palatale porta benefici evidenti sia sul piano funzionale che estetico. Prima del trattamento, i pazienti con palato stretto possono presentare problemi di affollamento dentale, malocclusioni e difficoltà respiratorie.
Dopo l’uso dell’espansore, lo spazio all’interno dell’arcata superiore aumenta, permettendo ai denti di posizionarsi correttamente e migliorando l’occlusione.
Un altro risultato importante è il miglioramento della respirazione, soprattutto nei pazienti che soffrivano di problemi legati alla respirazione orale o apnea notturna.
A livello estetico, l’espansione del palato contribuisce a migliorare il sorriso, rendendolo più armonioso e naturale.
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Quanto tempo si tiene un espansore palatale?
Il tempo di utilizzo dell’espansore palatale varia in base alla situazione specifica del paziente e all’obiettivo del trattamento.
In generale, l’espansore viene tenuto in bocca per un periodo che può variare dai 6 ai 12 mesi. Questa durata consente non solo di allargare il palato e ottenere la correzione desiderata, ma anche di stabilizzare i risultati ottenuti, permettendo all’osso palatale di adattarsi gradualmente alla nuova posizione.
Durante questo periodo, è fondamentale rispettare i controlli periodici dall’ortodontista per monitorare i progressi e fare eventuali regolazioni, assicurando il miglior risultato possibile.
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Cosa evitare di mangiare
Durante l’utilizzo di un espansore palatale, è importante fare attenzione a ciò che si mangia per evitare danni all’apparecchio o disagi. Ecco una lista schematica degli alimenti da evitare:
- Cibi appiccicosi: gomme da masticare, caramelle gommose, toffee possono incastrarsi e danneggiare l’espansore.
- Cibi duri: croccanti come noci, carote crude, crostini o ghiaccio possono compromettere la struttura dell’apparecchio.
- Alimenti troppo fibrosi: come carni dure o verdure fibrose che possono incastrarsi facilmente nell’apparecchio.
- Dolci e zuccheri eccessivi: per prevenire la formazione di placca e carie difficili da pulire con l’espansore.
Evitare questi alimenti aiuterà a mantenere l’espansore in condizioni ottimali e ridurre il rischio di complicazioni.
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Igiene orale e pulizia con l’espansore palatale

Mantenere un’adeguata igiene orale durante l’uso dell’espansore palatale è essenziale per evitare l’accumulo di placca e l’insorgenza di carie o infiammazioni gengivali. A causa della struttura dell’espansore, il cibo può facilmente incastrarsi, per questo è importante seguire alcune regole di pulizia specifiche.
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Quanto fa male metterlo e quanto tempo ci vuole per abituarsi all’espansore
L’installazione di un espansore palatale è generalmente indolore, in quanto viene effettuata dal dentista o ortodontista con estrema precisione. Tuttavia, è normale avvertire una leggera pressione subito dopo il posizionamento. Questa sensazione deriva dall’espansione graduale del palato e potrebbe essere accompagnata da un lieve fastidio durante i primi giorni, specialmente mentre si parla o si mastica.
In termini di adattamento, la maggior parte dei pazienti, soprattutto i bambini, impiega circa una settimana per abituarsi completamente all’espansore.
Durante questo periodo, si potrebbero riscontrare difficoltà temporanee nella pronuncia di alcune parole o una maggiore produzione di saliva. Anche se all’inizio si può provare un certo disagio, con il passare dei giorni la bocca si adatta all’apparecchio, rendendolo meno percepibile.
Un po’ di pazienza e attenzione ai piccoli fastidi iniziali sono fondamentali per affrontare questa fase di transizione con serenità, sapendo che i benefici a lungo termine superano di gran lunga il disagio temporaneo.
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Quanto costa un espansore palatale?
Il costo di un espansore palatale può variare notevolmente a seconda di diversi fattori, tra cui la complessità del caso, la durata del trattamento e il tipo di apparecchio utilizzato. In generale, il prezzo può oscillare tra i 500 e i 2.000 euro.
Nei casi più complessi, che richiedono un monitoraggio continuo e adattamenti frequenti, i costi possono essere superiori.
A incidere sul prezzo è anche la zona geografica e la specifica clinica o specialista che si occupa del trattamento. Alcuni ortodontisti includono nel costo complessivo anche le visite di controllo e gli eventuali aggiustamenti necessari nel corso del trattamento.
È importante valutare con attenzione questi dettagli, poiché un preventivo più alto potrebbe coprire servizi aggiuntivi che, a lungo termine, potrebbero rivelarsi vantaggiosi per il paziente e per il successo del trattamento.